L’osteoporosi è caratterizzata da una riduzione di massa ossea che determina una sintomatologia dolorosa dell’apparato locomotore maggiormente quello portante (caviglie, ginocchia, anche e rachide).
La causa dell’osteoporosi è multifattoriale collegata ad
- una predisposizione genetica-costituzionale,
- una alimentazione errata,
- una scarsa attività fisica e
- da fattori ormonali che possono incrementare il rischio di osteoporosi.
Sappiamo che lo stimolo meccanico regolare e portato con una certa intensità sull’osso attiva gli osteoblasti (cellule che producono osso); la mancanza di esercizio fisico determina invece l’attivazione degli osteoclasti che hanno la funzione di riassorbire il tessuto osseo (osteoporosi).
Gli ormoni estrogeni sono importanti in quanto attivano gli osteoblasti che strutturano le ossa. Una carenza di estrogeni nell’adolescenza come nell’anoressia incrementa il pericolo di osteoporosi.
Un’alimentazione non equilibrata, coadiuvata anche da uno stress psichico porta ad uno stato progressivo di acidosi tessutale (aumento di scorie acide).
Quando il nostro corpo tende in acidosi a causa di una cattiva alimentazione e con l’invecchiamento, l’organismo cerca di tamponare l’acidosi tessutale, utilizzando soprattutto il calcio (azione alcalinizzante) presente nelle ossa causando l’osteoporosi.
L’alimentazione quindi è il primo farmaco per ridurre l’acidosi e curare l’osteoporosi.
Gli alimenti sono stati classificati in base alla loro potenzialità di produrre scorie acide (indice PRAL : Potenzial Renal Acid Load).
Solitamente la medicina ufficiale raccomanda di assumere latte, latticini, formaggi come fonte di calcio (questo è vero), ma non si valuta che questi alimenti sono anche ricchi di grassi e di proteine che portano all’acidosi se assunti in eccesso. Esistono altri tipi di alimenti che contengono quantità non irrisorie di calcio (vedi tabella).
Per la prevenzione dell’osteoporosi il bisogno di calcio è necessario, come è indispensabile ridurre l’acidosi tessutale fattore pro-osteoporosi.
I dati scientifici di riferimento non sono univoci ma si deduce che un’alternativa al latte, latticini, formaggi può essere rappresentata da un maggior consumo di verdure ricche di calcio (cavoli, broccoli, fagioli), ridurre proteine di origine animale (carne e salumi), ridurre caffeina, alcool, fumo e sale da cucina.
Cause dell’acidosi
• Carenza di minerali e di oligoelementi
• Consumo di alcolici
• Fumo
• Mancanza di movimento (diminuzione dell’eliminazione degli acidi)
• Stress
• Apporto idrico insufficiente
• Determinati farmaci
• Un consumo eccessivo di carne ed insufficiente di verdura
• Inquinamento ambientale
Possibili conseguenze dell’acidosi
• Osteoporosi, reumatismi
• Malattie del tratto digerente, ulcera gastrica, calcoli biliari
• Alterazioni della flora intestinale, reazioni immunologiche (asma, allergie)
• Affezioni cutanee
• Stanchezza cronica
• Depressione, irritabilità
• Malattie cardiocircolatorie
• Cefalea, emicrania
A causa del tamponamento cronico degli acidi si determina la tendenza all’insorgenza dell’osteoporosi.
I risultati delle ricerche scientifiche mostrano chiaramente che aumentare in modo cronico l’apporto di alimenti ad azione acidificante porta ad un aumento del consumo di sostanze minerali tamponanti come il calcio, ma anche il potassio e il magnesio, che vengono presi dalla riserva ossea.
La causa del sovraccarico di acido nell’organismo è dovuto ad un elevato contenuto di proteine negli alimenti che, con l’avanzare dell’età e la contemporanea diminuzione delle funzioni renali, favorisce l’insorgere di un’ iper-acidificazione cronica (acidosi tessutale).
Con una maggior assunzione di alimenti ad effetto basico o di integratori alimentari basici si può contrastare la perdita di sostanza ossea.
Una dieta adeguata ed un’integrazione mirata (vit. D., minerali alcanilinizzanti) rappresentano la maggior prevenzione e il miglior trattamento iniziale per l’osteoporosi.
Tra l’altro una corretta integrazione, una sana alimentazione e un buon esercizio fisico giovano non solo alla donna in età post menopausale, ma anche alle donne in età fertile e agli uomini.
Cassi dr Mario
Bibliografia
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2 Pischinger A : Das System der Grundregulation
3 Siekman Daniela : Fabbisogno di latticini accresciuto nella prevenzione dell’osteoporosi ? 2003
4 Pennington, contenuto medio di calcio tab. o2 1994
5 Attwod, contenuti di calcio 1996